
Manutenzione straordinaria campi tennis
Manutenzione straordinaria campi tennis: Rifacimento completo del campo (sottomanto e manto) con apporto di terra.
Di seguito riportiamo per punti e con l’ausilio di figure, la tecnica di base per il rifacimento completo del manto di gioco con la macchina Venus. Profondità di lavorazione max 3cm.
Togliamo la rete di gioco.Togliamo completamente le righe dal campo.Prima di operare con Venus è importante sapere che alcune caratteristiche del campo devono essere il più possibile rispettate anche a lavoro finito ovvero:
A)l’originaria pendenza (da costruzione) verso i canali di deflusso dell’acqua (solitamente a schiena d’asino a partire dal centro del campo verso l’esterno);
B)lo spessore di 2,5 – 3 cm dello strato di sottomanto di terra rossa.
Per stabilire esattamente quanta terra aggiungere per rispettare il punto B, si dovrebbero eseguire un serie di rilevazioni tecniche e dei calcoli per stabilire quanta terra sottomanto aggiungere, ma non siamo in ambiti dove vengono richieste precisioni assolute, quindi preferiamo spiegare un semplice metodo empirico alternativo:
C) portiamo Venus nella parte del campo dove pensiamo vi sia il maggiore abbassamento del terreno;
regoliamo la profondità del rotore inizialmente a 2 cm circa e facciamo una breve fresata controllando l’ultimo punto di lavoro (in profondità) fig. 4a;
se non si riscontra materiale drenante, aumentiamo per gradi e responsabilmente la profondità del rotore e ripetiamo i tentativi.
Caso 1) se incontriamo materiale drenante prima di arrivare a fondo scala, opereremo con Venus impostando la profondità leggermente al di sopra del minimo riscontrato, in questo caso dovremmo necessariamente aggiungere opportunamente terra nuova al campo;
Caso 2) se arriviamo a fondo scala e non incontriamo materiale drenante, significa che di terra ne abbiamo a sufficienza pertanto possiamo aggiungere veramente poco sottomanto o nulla anche in considerazione del fatto che monteremo le righe nuove.
Bagniamo accuratamente il campo ed attendiamo 15min circa affinché l’acqua penetri attraverso il sottomanto.
Regoliamo la profondità del rotore in base alla rilevazione effettuata con il metodo C. Attenzione! Se durante le operazioni di rigenerazione del manto notiamo l’emersione di drenante, riduciamo immediatamente la profondità del rotore di quanto basta ad evitarlo. Questo può accadere se il primo punto di riscontro non era effettivamente il più basso del campo, l’importante è sospendere subito la fresata e ridurre la profondità di lavoro.Procediamo operando a media velocità partendo dal lato del fondo con delle passate uniformi percorrendo tutto il campo in maniera orizzontale (lato corto) come da fig. 4b.
Concluso il passaggio orizzontale su tutto il campo procediamo con delle passate uniformi percorrendo tutto il campo in maniera verticale (lato lungo) aumentando la velocità di rotazione del rotore, come da fig. 4.c.
Il doppio passaggio a croce permette una perfetta rigenerazione della terra esistente oltre ad una perfetta amalgama con la terra che eventualmente aggiungeremo. Nel caso che il campo non fosse originariamente in cattive condizioni e soprattutto non particolarmente duro, potrebbe bastare una singola passata. Questo è facilmente riscontrabile analizzando la terra lavorata che deve risulta fina ed omogenea, priva di zolle. Se necessario, aggiungere terra cospargendola a ventaglio con un badile.
Se la terra aggiunta è poca, al fine di renderla uniformemente distribuita rispettando le pendenze originarie, basterà usare a necessità la staggia e la rete livellante a maglie larghe (tipo Art. 931 Pro Tennis). Se la terra è molta è consigliabile trascinare prima una staggia fatta a scala dotata di un peso medio per una distribuzione ottimale, successivamente si potranno usare gli altri due attrezzi. Fig.4d.
Bagnare il campo con una doccia ben polverizzata e diffusa ed attendiamo 10 minuti circa.
Rullare il campo per una prima compattazione del terreno.
Fare attenzione che il campo sia mediamente umido ovvero che la terra non si attacchi al rullo.
Applicare le righe con i chiodi.
Rullare il campo a più riprese per una perfetta compattazione del terreno e delle righe applicate. Fig.4e.
Montare la rete di gioco.
Stabilire un piano di interventi con Venus in manutenzione ordinaria (circa ogni 40/60giorni), ci consente di affrontare di rado questa lunga procedura di rifacimento straordinario del manto (ogni 4 o 5 anni) che implica necessariamente un periodo di assestamento (circa 20 giorni) dove chi gioca dovrà avere cura di richiudere le piccole buche che inevitabilmente vengono create durante gli spostamenti nel terreno ancora morbido.
Per ulteriori informazioni è possibile contattare il nostro servizio tecnico 049 8630121 dal Lunedì al Venerdì, mattino 09-12,30, pomeriggio 15- 18,30.
Staff Tecnico Protennis.it