Manutenzione campi da tennis, domande frequenti
Manutenzione campi da tennis, domande frequenti. Alcune delle principali domande che riceviamo.
A quanta profondità lavora Venus?
Il volantino posto sul manubrio della macchina consente di variare la discesa del rotore a proprio piacimento sino ad un massimo di 3 cm. Questa misura è il massimo di profondità di lavoro per passata. Qualora passassimo due volte sullo stesso tratto di terra la profondità di lavoro aumenterebbe perché aumenta la sua penetrazione nel terreno.
Abbiamo dei campi coperti con il pallone (struttura pressostatica) e sono molto duri. Riusciamo a romperli?
Il rotore ha una doppia funzione: rotante e picchettatrice, questa sinergia consente di rigenerare manti irrigiditi. Prima di intervenire sono necessarie alcune accortezze:
1) intagliamo il terreno con uno scalpello su 2 zone del campo, fondocampo e la zona del servizio e rileviamo l’ispessimento dello strato indurito;
2) bagniamo accuratamente il campo con una doccia diffusa ed attendiamo che l’acqua venga assorbita dal terreno.
Utilizziamo Venus solo se il terreno ha raggiunto il corretto grado di umidità, un campo troppo bagnato non consente di avanzare, un campo troppo secco riduce la penetrazione del rotore e provoca polvere. La profondità del rotore deve essere impostata in base alla rilevazione 1 ed alla zona di lavoro. Procediamo avanzando a media velocità per circa 1 metro andando avanti e indietro per due volte nello stesso tratto (1m circa). In questo modo creiamo un’apertura nel terreno che ci consentirà di ripartire e di avanzare con maggiore facilità per tutto il campo. Se il terreno è particolarmente indurito è necessario un doppio passaggio di Venus, rispettivamente verticale ed orizzontale in modo da intaccare il terreno in due direzioni opposte per una perfetta rigenerazione del manto.
Dopo aver usato Venus sul campo possiamo giocare subito?
Dipende dalla profondità di lavoro e dal tipo di lavoro! Se dobbiamo semplicemente eliminare le irregolarità del manto o dobbiamo rompere un sottile strato di indurimento, conclusa la rigenerazione sarà sufficiente passare uno straccio a maglie larghe, bagnare il campo e si potrà giocare subito. Se dobbiamo aggiungere terra, in tutti i casi dobbiamo lavorare ad almeno 1,5cm di profondità. In questo caso, come ultima fase, è necessario l’uso del rullo per compattare, pertanto dipende dalla capacità del rullo. Con Rino Roll, che ha la funzione vibrante, si potrà giocare subito dopo averlo passato, con i rulli tradizionali sarà necessario ripetere le operazioni più volte per 2/3 giorni.
Se compriamo Venus possiamo fare da soli la manutenzione dei campi?
Certamente, la macchina nasce per questo motivo ovvero consentire ad un solo operatore di assolvere a questo compito. Gli altri attrezzi che servono sono una staggia, un badile, una stuoia a maglie larghe e nel caso di manutenzioni importanti della terra rossa, una stasa livellatrice, ed un rullo.
Quanto dura il rotore e quanto costa?
Il rotore è composto da quattro alberi che contengono le lame basculanti a forma di stella, queste ultime sono le uniche che possono consumarsi. Le lame sono realizzate in acciaio speciale bonificato pertanto estremamente resistente all’usura. In teoria dipende dalla durezza del manto e dalla presenza di sassi che è un fattore negativo. Paradossalmente il rotore dura di più se utilizziamo di più Venus impedendo con piccoli interventi periodici l’indurimento del manto. Il costo delle lame è di circa € 1.000,00, ma ad oggi, dopo circa 4 anni dall’uscita del primo esemplare, non abbiamo avuto nessuna sostituzione di rotore pertanto abbiamo un dato statistico pari allo 0%.
Di quali manutenzioni ha bisogno Venus? Sono onerose?
Venus è una macchina costruita in Italia da tecnici italiani pertanto costosi e qualificati, questo però ci da molte garanzie sulla durata della stessa, pertanto le manutenzioni sono puramente ordinarie. Distinguiamo per settori ovvero motore e rotore:
- il motore, oltre all’ovvia benzina verde, ha bisogno del corretto livello d’olio, pertanto controlliamolo con regolarità;
- è opportuno pulire periodicamente il filtro dell’aria;
- evitiamo di far prendere pioggia alla macchina o di lasciarla ferma in ambienti molto umidi per parecchio tempo;
- evitiamo di lavorare con la leva dell’aria attivata a motore caldo.
Il rotore necessita di pulizia dopo la sezione di lavoro. Se la terra è umida e rimane parzialmente attaccata alle lame del rotore è necessario attendere che si secchi per poi procedere alla pulizia. Questo intervento è necessario per dare lunga vita al rotore e consentire il perfetto movimento delle lame (rotante e picchettante). Un rotore sporco lavora male.
Possiamo passare sopra le righe?
Sì, se il nostro campo è in piano senza avvallamenti e stiamo operando per rigenerare la terra con profondità inferiore al centimetro.
In caso contrario un avvallamento in prossimità della riga potrebbe abbassare la ruota di avanzamento e quindi conseguentemente abbassare il rotore che inciderebbe sulla riga rompendola. Sostanzialmente nel caso il campo abbia degli avallamenti o stessimo operando a profondità superiori al centimetro, utilizziamo sempre l’indicatore posto sul musetto della macchina e affianchiamo le righe evitando di passarci sopra.
Ogni quanto tempo consigliate di rigenerare il campo con Venus?
Interventi programmati a basso impatto sono la soluzione di quasi tutti i problemi. Grazie alla rapidità d’intervento sono gestibili in ore in cui i campi non vengono utilizzati, bastano dai 30 al 60 min, non si ferma mai il campo quindi la sua produttività!
Chi ha campi coperti è praticamente obbligato, se non vuole che il suo campo si trasformi in cemento, pertanto in questo caso consigliamo interventi mensili con profondità di circa 1cm per poter giocare subito dopo.
Per campi scoperti è possibile operare anche all’occorrenza perché i fattori climatici che possono modificare lo stato dei campi sono variabili. E’ consigliabile comunque almeno ogni 45 giorni.
L’azienda che veniva a farci la manutenzione metteva molta terra sul campo, possiamo risparmiare?
La quantità di terra su un campo da tennis va calibrata al fine di raggiungere un spessore di manto massimo pari a 3 cm. Oltre è solo un problema.
Con Venus risparmiamo perché la macchina è in grado di rigenerare la terra già presente in modo che possa compattarsi con l’eventuale terra nuova. In caso di apporti settoriali o di bassa entità, possiamo utilizzare la macchina per mescolare la terra nuova alla terra già presente, basterà cospargere la terra nuova sopra il campo e poi passare Venus. Il rotore mescolerà la terra.
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