
Tennis Lab, incordatore Moreschetti Luca
Tennis Lab, incordatore Moreschetti Luca: Buongiorno, sono Luca Moreschetti , sono un IRSA Professional Stringer e Racquet Technician, collaboro con diversi circoli come consulente tecnico per l’incordatura e costumizzazione delle racchette.
Frequentando vari tennisti noto che molte volte l’attenzione maggiore oltre alla racchetta, viene dedicata agli “ accessori” quali scarpe, magliette, bandane ecc… che hanno sicuramente la loro importanza ma che passa però in secondo piano quando gli faccio una precisa domanda: “quando giochi con cosa colpisci la pallina?
La risposta che mi viene data è ovvia: “le corde” e quando successivamente cerco di capire cosa il giocatore sa sull’argomento deduco che la confusione di idee regna sovrana.
Innanzi tutto mi sento di dire che prima di esprimere un giudizio su una corda piuttosto di un’altra sarebbe fondamentale affidarsi alla consulenza di un professionista (intendendo per tale non un pinco pallo che incorda da svariati anni senza nessuna preparazione ma piuttosto chi ha le competenze acquisite in sede di appositi corsi di formazione) in modo da essere consigliati sul tipo di corda più adatto in base al livello di gioco, al tipo di racchetta, al tipo di patten.
Capita spesso invece che molti tennisti basino la scelta della propria corda in base a consigli pubblicitari o sulle esperienze degli amici. Affermo per esperienza che anche la corda più costosa ed eccezionale sulla carta, montata in maniera errata non farà prevalere le caratteristiche di tale corda ma risulterà una delusione oppure peggio uguale a tante altre.
Mi è capitato ad esempio con un certo numero di giocatori di montare inizialmente corde cui erano affezionati che non riuscivano però a soddisfare in toto le aspettative e a far testare tra un’iniziale perplessità le corde Protennis che sul campo di gioco hanno dimostrato la loro estrema validità.
Lo stesso discorso si può estendere anche alle macchine per incordare: anche qui mi sento di affermare che le macchine Protennis siano di una qualità del tutto fuori della media sia come materiali, sia come praticità; le pinze sono molto precise e permettono di pinzare la corda sempre perfettamente vicino al grommet, cosa che con altre macchine si fa fatica a fare.
La conclusione di queste mie considerazioni è quindi: bando ai pregiudizi di ogni tipo, le cose prima di giudicarle bisogna provarle e con corde e macchine Protennis non mancheranno piacevoli sorprese.
Luca Moreschetti